Gli Agenti di commercio potranno chiedere all’Enasarco un’anticipazione del Firr, fino al massimo del 30% dell’accantonato, che corrisponde a una somma complessiva di 450 milioni di euro.

È quanto rende possibile l’accordo sottoscritto il 25 maggio dalle rappresentanze di categoria degli agenti, sottoscrittrici degli Accordi Economici Collettivi (AEC) – Fnaarc, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, Ugl Terziario e Usarci – con le organizzazioni controparti delle aziende mandanti – Confcommercio, Confindustria, Confcooperative, Confartigianato, Confapi, Cna, Casartigiani, CLAAI – durante un incontro in videoconferenza.



Il come e il perché dell’intesa

L’emergenza Covid-19 ha influito – e influisce – pesantemente sull’attività degli agenti e rappresentanti di commercio. Per questo le rappresentanze di categoria hanno concordato di rendere disponibile il 30% del Fondo Indennità Risoluzione Rapporto (Firr), istituito dalle parti sociali attraverso gli Accordi economici collettivi, accantonato dall’azienda mandante e gestito da Enasarco, quale strumento di sostegno alla categoria ed iniezione di liquidità.

Le organizzazioni degli Agenti propongono a Enasarco di erogare i 450 milioni di euro in più tranche per consentire alla Fondazione di recuperare la liquidità necessaria alla copertura del provvedimento.

La Fondazione Enasarco dovrà predisporre le modalità di accesso all’anticipazione per gli agenti che ne faranno richiesta, presumibilmente in più tranche, in osservanza delle regole della Fondazione e dei vincoli di legge.

In ogni caso l’accordo prevede che gli agenti possano esercitare il diritto all’anticipazione entro la data del 31 marzo 2021.

Fnaarc, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, Ugl Terziario e Usarci valutano positivamente l’accordo raggiunto, che servirà a dare un aiuto a decine di migliaia di agenti di commercio che in questi mesi di lockdown hanno sofferto la mancanza di lavoro e pertanto di provvigioni da fatturare.