Il requisito-chiave per accedere all’agevolazione fiscale del 60% prevista dal Decreto Rilancio per i contratti di locazione commerciali è la diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020: il calo deve essere almeno il 50% rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente. Il dato va verificato mese per mese: quindi si può avere diritto al credito d’imposta per uno o tutti i mesi, in base all’andamento del fatturato.

Le modalità di calcolo per la verifica del calo del fatturato o dei corrispettivi sono contenute nella circolare 9/E dell’Agenzia delle Entrate del 13 aprile 2020 (paragrafo 2.2.5).
Le modalità di calcolo per la verifica del calo del fatturato o dei corrispettivi sono contenute nella circolare 9/E dell’Agenzia delle Entrate del 13 aprile 2020 (paragrafo 2.2.5).
Per questo vanno prese a riferimento le operazioni eseguite in marzo, aprile e maggio, fatturate o certificate, che hanno partecipato alla liquidazione periodica del mese di marzo 2019 (rispetto a marzo 2020), aprile 2019 (rispetto ad aprile 2020) e maggio 2019 (rispetto a maggio del 2020).
A queste vanno sommati i corrispettivi relativi alle operazioni effettuate in questi mesi e non rilevanti ai fini IVA.
Fanno fede le date di effettuazione delle operazioni: quindi la data di emissione delle fatture immediate e la data del corrispettivo giornaliero; per le fatture differite, si considera la data del DDT o di documenti equipollenti richiamati in fattura.
Ad esempio, per calcolare il fatturato di marzo 2020 e 2019, vanno escluse le fatture differite emesse entro il 15 di entrambi i mesi, relative a operazioni effettuate nel corso dei mesi di febbraio, mentre andranno incluse le fatture differite di marzo 2020 e 2019 emesse entro il 15 aprile 2020 e 2019.