Circola in rete un modello non ancora ufficiale per richiedere il contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Rilancio. Lo stanziamento complessivo è di 6.2 miliardi, a favore di titolari di reddito d’impresa, lavoro autonomo, titolari di partiva IVA che non hanno cessato l’attività prima del 31 marzo 2020, e che non abbiano superato i 5 milioni di euro di ricavi o compensi. Spetta inoltre a chi ha avviato l’attività a partire dal 1 gennaio 2019.

Per il modello ufficiale e l’avvio della procedura telematica volta all’erogazione dei contributi, si attende la circolare dell’Agenzia delle Entrate.
In ogni caso, la richiesta andrà inoltrata entro i 60 giorni dall’avvio della suddetta procedura, direttamente o tramite intermediari abilitati, accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia.
Come spiegato in un nostro precedente articolo, si ha diritto al contributo se il fatturato di aprile 2020 è sceso del 33% rispetto a quello di aprile 2019.
L’ammontare del contributo è calcolato applicando un coefficiente alla differenza fra il fatturato di aprile 2020 e aprile 2019:
- 20% per soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro
- 15% per soggetti con ricavi o compensi compresi fra 400.000 e 1 milioni di euro
- 10% per i soggetti con ricavi o compensi fra 1 e 5 milioni di euro
In base ad anticipazioni non ufficiali, come specifica FNAARC, dovrebbero essere considerate tutte le fatture attive (al netto dell’IVA) con data di effettuazione dell’operazione in aprile; rientrano anche le fatture differite emesse nel mese di maggio e relative a operazioni effettuate nel mese di aprile. Concorrono inoltre le note di credito con data aprile.