“Il perdurare a livello nazionale e globale dell’emergenza sanitaria da Covid-19 – spiega Massimiliano Guzzini, Presidente ASSIL – continua a impattare negativamente sulle attività delle imprese del settore illuminazione, che rappresentano un comparto strategico per il sistema Italia.

Sebbene le nostre aziende prevedano una timida ripresa di ordinativi e fatturato per l’ultimo trimestre dell’anno, permangono numerosi problemi che influenzano sfavorevolmente la gestione dell’attività. In particolare, il rallentamento della domanda di beni e servizi,il mancato pagamento da parte dei clienti e le problematiche legate al reperimento delle materie prime e ai trasporti rischiano di rendere la strada per il ritorno a livelli di business pre-Covid lunga e accidentata, con previsioni di ripresa ad oltre 12 mesi.

Inoltre – prosegue Guzzini – l’entrata in vigore a settembre del prossimo anno dei criteri di ecodesign, stabiliti dal nuovo Regolamento (UE) 2019/2020, rappresenta per molte aziende del settore un ulteriore aggravio dei costi con una notevole incidenza su un fatturato già in sofferenza.

Per questo – conclude Guzzini – fin dagli inizi del lockdown abbiamo promosso a livello nazionale attraverso Confindustria, nei confronti di Istituzioni e Governo, la richiesta di maggiore sostegno alle imprese dell’intera filiera, al fine di scongiurare la possibile chiusura di numerose attività e le inevitabili ripercussioni sull’economia nazionale. In aggiunta, a livello europeo, grazie alla mia partecipazione all’Executive Board di LightingEurope, stiamo lavorando affinché la Commissione Europea posticipi di un anno l’entrata in vigore dei requisiti di progettazione ecocompatibile e di etichettatura energetica, per supportare la graduale ripresa del nostro settore anche a livello comunitario”.

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