La conclusione dell’indagine di ASSIL sull’impatto della pandemia sulle imprese del settore illuminazione conferma tutte le criticità del 2020.

Sebbene nessuna azienda risulti chiusa, tra novembre e dicembre sono diminuiti gli indici di occupazione, con una 1 su 3 che dichiara una percentuale di personale attivo durante l’anno inferiore all’80% rispetto al periodo pre-pandemico.

Il 63,6% degli associati ASSIL segnala ancora diverse problematiche legate alla gestione delle attività aziendali.

Destano preoccupazione il rallentamento della domanda di beni e servizi, le difficoltà nel reperimento delle materie prime, il pagamento da parte dei clienti e le problematiche legate ai trasporti, confermati rispettivamente dal 66,7%, in calo di oltre il 20% rispetto alle dichiarazioni di ottobre, dal 57,1%, dal 38,1% e dal 33,3% delle aziende.

Inoltre, nel periodo novembre-dicembre cala al 71.4% il lavoro da remoto.

La percentuale delle imprese che dichiara capacità produttiva pari allo stesso periodo dell’anno precedente, è diminuita dal 42.4% di ottobre, al 35,3% di novembre fino al 30,3% di dicembre.

Indicazioni di ripresa per il 1° trimestre del 2021, con il 71,4% delle imprese che prevede una capacità produttiva pari almeno al 90%, contro il 48,5% (+22,9% sulla survey del mese di ottobre).

Nei mesi di novembre e dicembre migliora l’andamento degli ordini, con rispettivamente il 31,5% e il 31,4% delle imprese che segnala un andamento positivo, contro il 18,2 di ottobre. Per il 2020 nel suo complesso la situazione si conferma però critica, con oltre il 65% delle imprese che segnala un saldo negativo.

Migliorano le previsioni per il 1° trimestre 2021, con il 42,9% delle imprese che indica una previsione positiva, (+22,7% sulla survey del mese di ottobre).

Negli ultimi mesi del 2020, le imprese hanno visto migliorare leggermente il proprio fatturato, senza compensare le ampie perdite registrate nei mesi precedenti.

Nel 2020 oltre l’80% delle imprese dichiara una contrazione del fatturato, di cui oltre la metà stima delle perdite comprese tra il -10% e il -30%. Migliorano rispetto alla survey di ottobre le previsioni per il 1° trimestre 2021, con il 45,7% delle imprese che indica un incremento fino al 30%.

Oltre un’impresa associata su due prevede di poter tornare ai livelli di business precedenti alla pandemia entro 12 mesi o meno e per superare questa crisi indica come principali strategie lo sviluppo di nuovi prodotti e la rimodulazione dell’offerta per il 77,1% (+1,3% su ottobre), prevedere canali di vendita alternativi per il 62,9% (+23,5% su ottobre), ampliare i target di mercato 62,9% (+2,3 su ottobre).

In diminuzione rispetto alla survey di ottobre, ma sempre importanti, l’implementazione della trasformazione digitale per il 57,1% (-6,5% su ottobre) e la riduzione dei costi fissi per il 54,3% (-12,4% su ottobre).